La creazione del team.


La creazione del Team; qualcosa che non è ancora chiara a molti.


"Credo che ci sia una scintilla divina a fare la differenza fra un gruppo di individui e una squadra."

Capita spesso di chiedere ai manager in aula,parlando di gestione e motivazione de personale:"Quali sono le vostre azioni specifiche per ottenere il meglio dai vostri collaboratori?",otteniamo quasi sempre un coro di risposte molto simili che evidenziano come la "creazione di un solido team" sia la priorità numero uno.
Risposta analoga si ottiene quando si domanda loro:"Qual è la tua priorità numero uno nel lavoro?" e si sente rispondere che la responsabilità primaria è gestire e motivare i collaboratori.
In realtà queste risposte,sempre scontate,tendono ad attestare la frattura tra la consapevolezza tra ciò che vorremmo e la volontà e capacità di realizzarlo.
Sembrano quasi risposte catartiche atte a nascondere il proprio senso di debolezza in un'area importante come la gestione del personale.
E' un po come il capo famiglia che brilla per la sua assenza da casa,passa serate e nottate in discoteca con amici,vede i figli e consorte raramente,ma alla domanda:"cos'è importante per te?",la risposta è una sola:"Laa famiglia".
Ebbene il teamwork soffre di questo scollamento tra promozione esasperata del termine ed effettive azioni e strategie per creare un efficace team di lavoro.

Ogni manager dispone di frasi celebri,che non passeranno mai alla storia solo perché logore e abusate,come:
  • "Noi siamo una squadra".
  • "Il nostro lavoro è caratterizzato dal senso di collaborazione!"
  • "La nostra forza è il team!"
Per confermare questa dicotomia tra proclami di esaltazione team e cruda realtà basta prendere in esempio un vissuto calcistico degli anni 60 fino ai 70.
Erano anni in cui la terminologia non era ancora esplosa,pertanto non si parlava di team,ma solo di squadra.Le stesse teorie del teamwork non erano ancora affermate e ridondanti come ai tempi nostri.
Nonostante questa arretratezza culturale,giocare in una squadra di calcio,significava applicare a pieno i più profondi concetti di team.
  • incoraggiare il compagno che sbagliava;
  • aiutare il compagno in difficoltà,ad esempio nel marcare un avversario pericoloso;
  • proteggere il compagno,ad esempio se un difensore avanzava,restare in posizione a proteggere la sua zona;
  • dare suggerimenti ai compagni;
  • farsi promotori di allenamenti più impegnativi;
  • ma sopratutto celebrare il successo della squadra,occultando spesso i meriti delle singole individualità a favore dell'esaltazione del gruppo.
Questi facevano e fanno ancora oggi la differenza fra un vero team e un gruppo di persone che giocano assieme.
Nelle più grandi società il termine teamwork è una specie di prezzemolo che veniva inserito in ogni pietanza:dalla vision della società,ai valori,alla cultura.Le frasi più adottate."Ricordiamo che noi siamo un team!",e suonavano come frasi freudiane ,quasi a voler comunicare:"Sarà bene ricordarlo spesso,visto che nessuno si comporta come membro di un team!"
Ebbene questo semplice aneddoto deve farci riflettere sul"Perché nello sport di squadra il concetto di team è nel DNA dei praticanti,mentre il lavoro ha ancora forti connotazioni individualistiche"

Perché lo sport ha così bene sviluppato il senso di squadra,rispetto al lavoro?
La prima risposta potrebbe legarsi alla natura del gioco,inserita nello sport anche professionistico.Ma non siamo convinti che sia l'unica vera ragione,anche perché nei gruppi di lavoro dove esistono leader efficaci abbiamo ottime opportunità di cambiare la mentalità individualista dei singoli a favore del senso del team.
La mia opinione è che le cause maggiori siano proprio legate alla mancanza di veri leader.
Abbiamo spesso la sensazione che i capi parlino di teamwork,più seguendo una moda,che non per una precisa scelta strategica da cui possono derivare immensi benefici al gruppo di lavoro.

I VANTAGGI ATTESI DAL TEAM MATURO

Occorre che il capo si a consapevole dei vantaggi che gli derivano dalla creazione di un solido team,al fine di considerare il teambuilding quale sua maggiore priorità.
Possiamo ipotizzare un gruppo di persone,ognuna delle quali custodisce gelosamente il proprio orticello e ha eretto un filo spinato a protezione del proprio fazzoletto di terra dagli intrusi.
Ogni titolare dell'orticello si dedica a una o più coltivazioni sfruttando le proprie conoscenze agricole e con propri strumenti di lavoro.
Improvvisamente viene chiesto ai singoli proprietari di togliere la recinzione per avviare un'attività di gruppo creando un unico ampio campo produttivo,dato dall'insieme di tutti gli orticelli,allo scopo di garantire sinergie produttive e risultati migliori.Nella metafora l'orticello  è rappresentato  dalla job description del collaboratore che delinea le sue precise responsabilità e gode dell'autonomia di sentirsi unico responsabile dell'orticello,ma anche del grande vantaggio di potersi disinteressare degli orti limitrofi,pensando solo a se stesso.
Il primo grande vantaggio che ci offre la costruzione del team è la consapevolezza della sinergia del team.Infatti i collaboratori devono prendere coscienza che il lavoro in team è un vantaggio per tutti perché:

Nessuno di noi sarà mai bravo come tutti noi!

Questa splendida citazione è troppo spesso vissuta come approccio poetico del team,senza che i concreti riflessi sul lavoro siano capiti e approfonditi.
Riconoscere la sinergia del team vuol dire spingere le persone a soffocare le proprie esigenze personali a favore della squadra,quasi un bagno di umiltà,dove l'orgoglio deve sparire a favore delle priorità della squadra.
Un buon team riesce a capitalizzare e a far sfruttare le competenze e capacità di tutti i componenti del gruppo,generando una nuova capacità,sconosciuta ai singoli,che si chiama la capacità sinergica del team.
Questa capacità nasce dall'opportunità di ciascuno di poter attingere dall'immenso serbatoio del team:le conoscenze,le skills e la collaborazione che tutti i membri del team mettono a disposizione del gruppo.
Ogni singolo proprietario dell'orticello potrà disporre degli attrezzi altrui,potrà ricevere e fornire consigli sulle coltivazioni,potrà godere del sostegno di tutti nei momenti difficili.
Un altro grande vantaggio del team è quello di avere un obbiettivo comune o come diceva Valasco: avere uno scopo chiaro e condividere valori e obbiettivi...se non esiste qualche buona ragione per catalizzare le persone,oltre a una comunanza di valori e obbiettivi,non c'è speranza di dar vita a una squadra di successo....Ci vuole una motivazione forte, perché la gente ponga il bene del gruppo al di sopra dei propri interessi particolari...La magia sta nel fatto che non appena si mette il gruppo al primo posto,le esigenze dei singoli vengono soddisfatte meglio di quando si da priorità all'individuo.

Nel nostro esempio degli orticelli,l'obbiettivo comune diventerebbe il risultato globale prodotto dall'intero campo con gli sforzi congiunti di tutti i titolari.Di nuovo,accettare e condividere quell'obbiettivo comune presenta il grande vantaggio di creare un allineamento unidirezionale che porti a mettere in secondo piano le proprie esigenze personali per favorire il risultato del gruppo.









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