Muore Steve Jobs, l’uomo della Mela

Steve Jobs è morto. Il co-fondatore di Apple ed ex amministratore delegato si è spento all’età di 56 anni dopo una lunga
malattia. Il 24 agosto scorso aveva rassegnato le sue dimissioni. Da sette anni combatteva contro una rara tipologia di tumore al pancreas.
“Se non riesco più ad assolvere alle mie funzioni, vi avevo promesso che sareste stati i primi ad apprenderlo”, ha scritto Jobs in una email inviata ai dipendenti dell’azienda il giorno delle sue dimissioni. Negli ultimi tempi era apparso sempre più magro e affaticato e nei mesi precedenti le sue assenze in azienda erano decisamente superiori alle sue presenze.
La storia dell’inventore della “Mela” si incrocia si identifica con almeno due ondate di rivoluzioni tecnologiche. Non inventa mai nulla di nuovo ma trasforma, con intuizioni geniali idee già esistenti e le rende geniali. Nel 1976, data di fondazione di Apple, inizia dal prodotto-simbolo di un’èra nuova, il personal computer. Ma ben presto dovrà addirittura lasciare l’azienda che ha fondato. In quel periodo si dedica al cinema di animazione con la Pixar. Tornerà alla Apple come salvatore. È proprio la seconda era quella più significativa. Crea prodotti che divengono presto status symbol e immagine di modernità. Nulla viene lasciato al caso. Anche il design è curato in ogni piccolo dettaglio. Un lettore mp3 diviene l’iPod, un cellulare diviene l’iPhone. Ed infine: l’invenzione che manderà presto in pensione i pc portatili: l’iPad, la tavoletta “touch” che sta spopolando nel mondo.
Il 14 ottobre la Apple avrebbe festeggiato il suo “papà”: “Prendiamoci un giorno per onorare l’uomo e dire grazie”, si legge in un recente comunicato. Lui però non ha aspettato. Se ne è andato silenzioso, come se volesse togliere il disturbo.
Il vero dramma e orrore è che per i medici noi valiamo molti di più malati…..
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